Reddito di cittadinanza

Assegno di inclusione: le regole aggiornate

La misura  che sostituirà il reddito di cittadinanza nel 2024,  detta ASSEGNO DI INCLUSIONE,  è stata istituita con   decreto legge 48 2023  e con la legge di conversione del decreto pubblicata in GU il 3 luglio 2023  Legge 85 2023 ,   sono state introdotte alcune piccole modifiche. 

Si ricorda che la legge prevede  diversi strumenti  di sostegno contro la povertà e l'esclusione sociale, al posto del RDC, con platee e orizzonte temporale diversi ovvero: 

  1. il nuovo" Assegno di inclusione"  in vigore da gennaio 2024 ( non inferiore a 480 euro mensili) per i nuclei con componenti "fragili" e  con impostazione molto simile a quella del vecchio RDC.
  2.  una misura temporanea "Supporto per. la formazione e  il lavoro " (350 euro)  per chi  ancora oggi percepisce il  Reddito di cittadinanza  (che cessa a settembre 2023)  ma non rientra nelle categorie svantaggiate citate sopra,  con durata  massima 12 mesi.

I contributi  economici saranno erogati dall'Inps  su richiesta tramite la piattaforma telematica che sarà aggiornata prossimamente.

Per la gestione  invece delle attività obbligatorie di orientamento,  formazione e lavoro  collegate agli assegni si prevede   un nuovo sistema informatico "SIISL"   condiviso con  ministero,  regioni,  enti locali ,  ANPAL

Vediamo di seguito  qualche dettaglio in più  in particolare sull'Assegno di inclusione:    a chi spetta , l'importo  e le modalità di  domanda e fruizione. 

Assegno di inclusione: importo, durata

Il contributo economico  dell'Assegno di inclusione  consisterà in una 

  • integrazione al reddito  fino a 6mila euro l’anno ( innalzate  a 560 nel caso  tutti i componenti abbiano almeno 67 anni oppure in presenza di disabili gravi). moltiplicato per la scala di equivalenza sulla base dei componenti, con importo minimo pari a 480 euro e
  • integrazione  per l'affitto  fino a un massimo di 3360 euro annui o pari a 1800 euro per nuclei composti da over 67 o con disabili gravi o non autosufficienti

Il contributo sarà erogato con la Carta di inclusione elettronica consentira  di fare prelievi e un bonifico per l'affitto.

L'assegno di inclusione  durerà 18 mesi  con stop di 1 mese e possibili  rinnovi  per ulteriori 12 mesi sempre con 1 mese di stop.

In caso di avvio di attività di lavoro l'assegno sarà  cumulabile con i  relativi redditi fino a 3000 euro annui, che andranno comunicati all'INPS.

Per i primi due mesi di variazione del reddito l'assegno è comunque garantito.

Chi avrà diritto all'assegno di inclusione: requisiti,  cittadinanza  e  ISEE

Il nuovo assegno di inclusione  2024  come detto è riservato ai nuclei familiari in cui siano presenti persone:

  •   con disabilità oppure
  •     minorenni , oppure
  •     con almeno 60 anni di età, oppure 
  • inserite  in programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.

I richiedenti possono essere 

  • cittadini italiani 
  • cittadini europei o loro familiari
  • cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo, residenti in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo 

Non devono:

  •  essere sottoposto a misura cautelare personale o a misura di prevenzione;
  •  avere sentenze definitive di condanna o adottate ai sensi dell'articolo 444 e seguenti del codice di procedura penale (cosiddetto "patteggiamento"), nei 10 anni precedenti  la  richiesta.

La famiglia dovrà avere 

  •  Isee non superiore a 9.360 euro ( come per il Reddito di cittadinanza ) e 
  • valore di reddito familiare  inferiore  6mila euro annui  maggiorato sulla base del numero di componenti in particolare disabili
  • con possesso di auto oltre 1600 cc o moto  oltre 250 cc ., o barche 
  • immobile prima casa non superiore a 150mila euro ai fini IMU 
  • altri immobili non superiori a 30mila euro ai fini ISEE

Se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni, o da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza,  la soglia di reddito familiare è fissata in euro 7.560 annui,

L'assegno sarà compatibile con la percezione di NASPI, DISCOLL, Disoccupazione agricola 

Attenzione non deve essere presente nella famiglia un componente che abbia rassegnato le dimissioni dal posto di lavoro (tranne che per giusta causa)

Assegno di inclusione Scala di equivalenza

Assegno di inclusione  minimo e massimo scala di equivalenza coefficienti  aggiuntivi
parametro 1 per nucleo con 1 soggetto fragile  0,5 per ciascun altro componente con disabilita
arriva a un massimo di 2,2, elevato a 2,3 in presenza di disabili gravi o non autosufficienti 0,4 per ogni altro componente con età pari o oltre 60 anni
0,15 per ogni minore, fino a 2
0,10 per ogni minore oltre il secondo 
non sono conteggiati i componenti che risiedono in strutture pubbliche e che interrompono la residenza in Italia per piu di 4 mesi anche non continuativi nel periodo di 18 mesi

Assegno di inclusione:  sgravi per assunzioni  e lavoro autonomo

Come per il reddito di cittadinanza, restano  gli sgravi  per i datori di lavoro  che assumano i percettori  di Assegno di inclusione  e le agenzie per il lavoro che facciano da tramite e  un contributo aggiuntivo per il beneficiario che intraprenda una attività lavorativa autonoma .

Il  decreto  prevede in particolare:

  • un esonero contributivo  totale del 100% (fino a 8mila euro l’anno)  per i datori di lavoro privati per 24 mesi  per contratti a tempo indeterminato 
  •  ridotto del 50% per contratti a termine o stagionali  per 12 mesi,

È previsto anche un incentivo del 30%  per  l'eventuale intervento delle agenzie per il lavoro per ogni assunzione   di percettori di assegno di inclusione o supporto per il lavoro un incentivo del 60%  per la mediazione da parte di enti autorizzati e  enti del terzo settore in caso di assunzione di persone con disabilità. 

Per i casi in cui il percettore avvii una attività di lavoro autonomo o di impresa o si associ a una cooperativa può richiedere un beneficio aggiuntivo di  6 mensilità dell'assegno (max 3mila euro).  Le modalità di richiesta saranno stabilite da un prossimo decreto del Ministero del lavoro .

Le agevolazioni descritte sono concesse nei limiti del vigente Regolamento UE  sugli aiuti di Stato. 

Assegno di inclusione e obbligo di  studio o lavoro – offerta congrua

Come per il RDC i componenti del nucleo che percepisce l'assegno di inclusione  che siano   disoccupati,  maggiorenni ,  non impegnati in corsi di studi devono intraprendere il percorso di inserimento lavorativo previa registrazione al SIISL nuovo sistema  informativo per l' inclusione sociale e lavorativa  che trasmette i dati dal competente Centro per l'Impiego.   

I beneficiari dell'Assegno di inclusione  tra diciotto e ventinove anni che non hanno adempiuto agli obblighi di istruzione devono frequenstare i corsi di istruzione per adulti di primo livello.  

Sono esonerati dall'obbligo di lavoro

  •  over 60,
  •  disabili 
  • soggetti con patologie oncologiche
  •  componenti con carichi di cura (figli sotto i  tre anni o disabili in condizioni di gravità)
  •  le donne inserite nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere  

L'assegno  decade in caso di   rifiuto della prima offerta di lavoro congrua cioè

  • contratto o a tempo indeterminato senza limiti di distanza a tempo pieno o almeno part time per almeno il 60% con stipendio previsto dal ccnl 
  • contratto a tempo determinato entro 80 km dalla residenza.

Solo nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti figli con età inferiore a quattordici anni, anche  con genitori  legalmente separati, l'offerta va accettata se il luogo di lavoro non eccede la distanza di 80 chilometri dal domicilio  o  raggiungibile nel limite temporale massimo di 120 minuti con i mezzi di trasporto pubblico.

L'assegno si sospende per il periodo di eventuali contratti di lavoro fino a 6 mesi e riprende al termine.

Assegno di inclusione: le sanzioni previste

Chiunque per ottenere indebitamente  l'Assegno di inclusione  rende o utilizza dichiarazioni o documenti falsi o  omette  informazioni  dovute,  è   punito  con  la

reclusione da due a sei anni. 

 L'omessa  comunicazione  delle  variazioni  del  reddito  o  del  patrimonio, anche se provenienti da attivita' irregolari, e  di altre informazioni dovute e rilevanti  e' punita con la reclusione da  uno  a  tre anni. 

Alla condanna in via definitiva del beneficiario per i reati  citati  o  per  un  delitto  non  colposo  che  comporti  l'applicazione di una pena non inferiore a  un  anno  di  reclusione,   consegue,   l'immediata decadenza dal beneficio  e  il  beneficiario  e'  tenuto  alla  restituzione  di  quanto  indebitamente  percepito.