Assegno Unico: novità sui pagamenti per chi è cessato dal Reddito di cittadinanza
Con il messaggio 2632 del 12 luglio 2023 INPS aveva fornito le prime indicazioni per i percettori del Reddito di Cittadinanza, terminato per molti a luglio 2023 per fare posto:
- all'Assegno di inclusione (dal 2024) oppure
- al Supporto per la formazione e il lavoro da settembre 2023,
come previsto dalla legge di bilancio 2023 e dal decreto legge 48 2023 del Governo Meloni.
In particolare l'istituto si sofferma sulla fruizione dell'Assegno Unico e universale per i figli maggiorenni da parte dei nuclei che percepivano il RDC e non avranno più diritto. Si ricorda infatti che per chi ha figli minorenni la percezione continua fino a fine anno.
Come noto per i percettori di reddito di cittadinanza l'importo dell'Assegno unico veniva erogato nella carta RDC, conguagliando la quota per i figli a carico
Il 7 agosto l'istituto di previdenza ha pubblicato un nuovo messaggio n. 2896/2023 con le indicazioni operative sui prossimi pagamenti dell'Assegno unico.
Vediamo di seguito tutte le novità e le nuove istruzioni.
Regime transitorio Reddito di cittadinanza dopo il Decreto Lavoro
L'istituto ribadisce che pur rimanendo confermata la previsione generale relativa al riconoscimento del Reddito di cittadinanza nel limite massimo di sette mensilità per i nuclei composti solo da soggetti "occupabili" (tra 18 e 59 anni senza disabilità o carichi di cura) e, comunque, non oltre il termine del 31 dicembre 2023, l’articolo 13, comma 5, del decreto-legge n. 48/2023 ha previsto che tale limite temporale non si applica per i percettori del Reddito di cittadinanza per i quali venga comunicata all’INPS la presa in carico da parte dei servizi sociali entro il suddetto termine di sette mesi, e comunque non oltre il 31 ottobre 2023.
In questi casi i percettori potranno continuare a fruire del Reddito di cittadinanza fino al 31 dicembre 2023.
Necessario a questo fine che l'istituto riceva dai servizi sociali del Comune non oltre il 31 ottobre 2023, la comunicazione della presa in carico; in caso contrario l’erogazione del Reddito di cittadinanza viene interrotta ma può riprendere per tutte le mensilità sospese, dopo tale comunicazione.
Si ricorda anche che per i nuclei familiari al cui interno siano presenti :
- persone con disabilità, come definite ai sensi del regolamento in materia di ISEE, di cui al D.P.C.M. n. 159/2013,
- minorenni o
- persone con almeno sessanta anni di età
la scadenza è fissata al 31 dicembre 2023, con eventuale diritto poi al nuovo Assegno di Inclusione.
Domanda Assegno unico e termine del Reddito di Cittadinanza
Nel messaggio 2632/2023 INPS richiedeva ai nuclei familiari aventi diritto alla prestazione di Assegno unico e universale dopo la scadenza delle sette mensilità del Reddito di cittadinanza, di fare domanda entro l’ultimo giorno del mese di competenza del Reddito di cittadinanza, 31 luglio 2023.
Nelle ipotesi di sospensione del Reddito in attesa della presa in carico dei soggetti non attivabili al lavoro, il termine è fissato al 31 ottobre 2023.
In tali casi, a seguito della presentazione della domanda, l’Assegno unico e universale verrà erogato per l’intero importo spettante, salvo eventuali conguagli d’ufficio nel caso di ripresa temporanea dell’erogazione del Reddito di cittadinanza per la presa in carico da parte dei servizi sociali, come in precedenza specificato.
Anche i nuclei ai quali non si applica il limite di sette mensilità, dovranno presentare autonoma domanda per il riconoscimento dell’AUU, qualora percepiscano la quota integrativa entro l’ultimo giorno del mese di competenza del Reddito di cittadinanza cosi che potranno ricevere l'assegno unico con continuità dal mese successivo alla cessazione del Rdc.
Istruzioni aggiornate pagamento Assegno unico
Nel messaggio 2896 INPS ricorda innanzitutto che nuclei con figli maggiorenni , anche se sospesi dalla fruizione di Rdc, riceveranno ancora l'assegno Unico sulla carta RDC fino al compimento dei 21 anni, fermi restando i requisiti previsti di legge.
Le nuove disposizioni prevedono che la domanda di Rdc già presentata costituisce titolo anche per la percezione dell' AUU fino a febbraio 2024. Per questo si richiedono le sole integrazioni di informazioni mediante i modelli “AU-COM” (vedi istruzioni sotto)
In sintesi, le famiglie con figli tra i 18 e i 21 anni che:
- – frequentano un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea;
- – svolgono un tirocinio ovvero esercitano un’attività lavorativa e possiedono un reddito complessivo non superiore a 8.000 euro;
- – sono registrati come disoccupati e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
- – svolgono il servizio civile universale.
l’integrazione dell’assegno unico sul Rdc relativa alla mensilità di luglio verrà regolarmente corrisposta dall’INPS in data 27 agosto con le ordinarie modalità di accredito di Rdc.
Per i mesi successivi si chiarisce che
- Nel caso di presentazione della domanda di AUU, l’INPS provvederà a liquidare sulla carta Rdc le mensilità che non sono state corrisposte e ad avviare il pagamento di AUU dal mese successivo a quello di presentazione della domanda in misura intera, senza quindi subire decurtazioni previste per chi percepiva il Rdc.
Esempio 1 : presentazione della domanda di AUU a settembre. Il primo pagamento di AUU in misura integrale decorre da ottobre 2023. Le mensilità di luglio, agosto e settembre sono pagate sulla carta Rdc. In particolare, per il mese di luglio verrà erogata solo l’integrazione (con pagamento il 27 agosto), mentre per le mensilità di agosto e settembre l’importo pieno della prestazione di AUU verrà corrisposto sulla stessa carta Rdc.
- Se invece NON viene presentata la domanda di AUU il nucleo percepirà quanto spettante sulla carta Rdc senza soluzione di continuità:
Esempio 2 : per la mensilità di luglio si percepirà la sola integrazione e il pagamento avverrà sulla carta entro il 27 agosto. Per tutte le successive mensilità fino a febbraio 2024, l’importo integrale di AUU sarà liquidato sulla stessa carta Rdc, senza subire decurtazioni.
L'inps ricorda, infine, che dal 1° gennaio 2024, tutti i nuclei familiari con figli a carico, qualora non l’avessero già presentata in precedenza, dovranno presentare la domanda di AUU per percepire la prestazione con decorrenza 1° marzo 2024.
La richiesta telematica di AUU
La domanda di Assegno Univo va inoltrata in modalità telematica attraverso:
– il sito internet dell’Istituto (www.inps.it), accedendo al servizio “reddito di cittadinanza” all’indirizzo “https://serviziweb2.inps.it/AS0207/RedditoCittadinanza/”, ed autenticandosi con SPID, Carta Nazionale dei Servizi (CNS) e Carta di Identità Elettronica (CIE);
– gli Istituti di patronato
Possono procedere alla compilazione del modello Rdc – Com AU in qualità di dichiaranti:
– i genitori facenti parte del nucleo Rdc nel quale siano presenti i figli a carico aventi diritto all’integrazione Rdc/AU;
– i genitori affidatari (preadottivi o temporanei) facenti parte del nucleo Rdc nel quale siano presenti i figli a carico aventi diritto all’integrazione Rdc/AU;
– il tutore dei figli aventi diritto all’integrazione Rdc/AU, purché la domanda di Rdc oggetto di integrazione con AUU sia stata presentata dallo stesso tutore;
– il tutore del genitore avente diritto all’integrazione Rdc/AU, purché la domanda di Rdc oggetto di integrazione con AUU sia stata presentata dallo stesso tutore (pr'cedendo esclusivamente alla compilazione del quadro 2 del modello);
– i figli maggiorenni aventi diritto all’integrazione Rdc/AU, qualora soddisfino una delle condizioni di cui all'articolo 2, comma 1, lett. b), del D.lgs n. 230/2021, per l’accesso all’AUU (procedendo esclusivamente alla compilazione del quadro 3 del modello).
Ulteriori dettagli sulla compilazione sono stati forniti nel messaggio INPS 2261 2022.