IUC (Imu - Tasi - Tari)

IMU immobili concessi in comodato gratuito a parenti di primo grado

La base imponibile IMU è ridotta al 50% per alcune categorie di immobili e tra questi:

  • gli immobili, esclusi quelli “di lusso” (A/1, A/8 e A/9, concessi in comodato ai parenti in linea retta entro il primo grado che la utilizzano come abitazione principale a condizione che:
    • il contratto sia registrato;
    • il comodante:
      • possieda un solo immobile in Italia;
      • risieda anagraficamente e dimori abitualmente nello stesso Comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato.

Il beneficio si applica anche nel caso in cui il comodante, oltre all'immobile concesso in comodato, possieda nello stesso Comune un altro immobile adibito a propria abitazione principale, ad eccezione delle unità abitative classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.

La riduzione del 50% si applica anche al coniuge del comodatario nel caso di decesso di quest’ultimo e presenza di figli minori.

A prevedere questo beneficio è stato l’art. 1 comma 1092 della Legge di Bilancio 2019, che ha così integrato con l’art. 1, comma 1092, Finanziaria 2019 è stato integrato l’art. 13, comma 3, lett. 0a), DL n. 201/2011.

Ai fini della agevolazione di cui si tratta, come specificato nelle istruzione al Modello Dichiarazione IMU 2022, per le unità immobiliari, fatta eccezione per quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale vi è obbligo dichiarativo.

Viene specificato anche che, per quanto riguarda l’obbligo dichiarativo IMU, il principio generale prevede che tale obbligo sorge solo nei casi in cui sono intervenute variazioni rispetto a quanto risulta dalle dichiarazioni già presentate, nonché nei casi in cui si sono verificate variazioni che non sono, comunque, conoscibili dal comune.

Per approfondimenti ti consigliamo di leggere: Dichiarazione IMU 2022: invio entro il 31 dicembre 

Contratto di comodato: che cos’è

Il comodato è il contratto con cui una parte consegna all’altra un bene mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l’obbligo di restituirlo.

Esso è un contratto essenzialmente gratuito, che può essere redatto in forma verbale o scritta.

Il comodato di un bene immobile va registrato entro 20 giorni dalla data dell’atto, se in forma scritta. 

Se invece il contratto è verbale, occorre registrarlo solo se viene enunciato in un altro atto sottoposto a registrazione.

Contratto di comodato: come si registra

La registrazione del contratto di comodato può essere effettuata telematicamente avvalendosi dei servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. 

In alternativa, la registrazione del contratto di comodato può essere effettuata presentando, presso qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate, il modello di richiesta di registrazione atti privati modello RAP.

Con il Provvedimento ADE n 465502 del 16 dicembre è approvato, unitamente alle relative istruzioni, il suddetto modello “RAP – Registrazione di atto privato”: SCARICA QUI IL MODELLO CON LE RELATIVE ISTRUZIONI
Il modello RAP, nella versione approvata con il provvedimento, può  essere utilizzato per la registrazione in via telematica dei contratti di comodato.

Viene specificato che, con successivi provvedimenti l’utilizzo del modello RAP sarà progressivamente esteso  alla registrazione di tutti gli atti privati.
Eventuali aggiornamenti del modello e delle istruzioni saranno pubblicati  nell’apposita sezione del sito internet dell’Agenzia delle entrate e ne sarà data relativa comunicazione

Ricordiamo inoltre che per i contratti di comodato è dovuta l’imposta di registro di 200 euro, inoltre per i comodati in forma scritta è dovuta l’imposta di bollo di 16 euro.

L’importo dei contrassegni deve essere di 16 euro ogni 4 facciate scritte e, comunque, ogni 100 righe.

Contratto di comodato: il servizo RAP web di registrazione attivo dal 20.12

Dal 20 dicembre 2022 è possibile utilizzare il servizio web per la registrazione dei contratti di comodato.

In particolare, il servizio consente di trasmettere telematicamente all'Agenzia delle Entrate la richiesta di registrazione di alcune tipologie di atti privati (modello Registrazione Atti Privati).

Attualmente con il modello RAP è possibile registrare i contratti di comodato d’uso gratuito.

Scarica di seguito:

Nella guida sono illustrate tutte le fasi della registrazione e viene specficato che, in qualunque fase della lavorazione è possibile tornare alle pagine precedenti selezionando i relativi link presenti sulla barra di navigazione oppure selezionando i tasti “Procedi” o “Torna indietro”.

Attenzione, i tasti Indietro e Avanti del browser non devono essere usati in quanto possono generare errori di elaborazione e o visualizzazione. 

Dopo aver effettuato l’autenticazione nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate, per poter accedere al servizio è necessario selezionare dalla sezione “Servizi”:

  • la categoria “Fabbricati e terreni”
  •  e successivamente la voce “Registrazione atti privati”.

In alternativa, è possibile accedere direttamente al servizio utilizzando la funzionalità “Cerca il servizio” che consente di individuare immediatamente il servizio inserendo una parola chiave, o parte di questa (ad esempio “privati”)

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